Avere qualche notizia su questo ragazzo risulta difficile, in pochi lo conoscono e

sul web ci sono scarse informazioni su di lui.

Una cosa è certa: preferisce far parlare la sua musica, infatti periodicamente crea interessanti edit e bootleg … Con questo 2° appuntamento di Freshness siamo andati a conoscerlo meglio…

Mr. 15mins: “Se cerco qualche informazione su di te non trovo molto, ci sono però degli ottimi edit, un paio di bootleg e un tuo ep che mi piacciono davvero molto. Vuoi spiegarci meglio chi si nasconde dietro il moniker N.O.N.?” 

N.O.N. : “N.O.N. rappresenta l’uscita da un tunnel durato più o meno una decina d’anni, nel quale ho inseguito freneticamente la mia più intima essenza.
Nel recente passato ero diverso, ero un fanatico del wobble bass, ero uno a cui piaceva l’elettronica graffiante e parecchio distorta.

Ho attirato l’attenzione di Vitalic ed ho stampato un discreto E.P. con un rapper di Memphis (Nate Walka) poi vincitore di un Grammy Award.
Il progetto però non lo sentivo più mio, mi inquietava ogni giorno di più.
Ho preferito prendere una decisione irreversibile e recidere tout court i legami con il passato.
Il passato fa parte della mia storia personale e la prima regola è: “non avere storia personale”.
N.O.N. è la risposta.
N.O.N. è l’incontro definitivo con me stesso (o meglio, con una parte di me stesso).
N.O.N. è la mia “rivoluzione copernicana”.

Mr. 15mins: “Come mai questa scelta di nascondersi dietro mezza maschera?” 

N.O.N. : “Non è stata una scelta, ma una necessità. Viaggio quotidianamente su due strade parallele. Ho due identità”.

Mr. 15mins: “Vedo che fai base a Roma, com’è la situazione musicale nella capitale?” 

N.O.N. : “Roma uguale Caos. C’è una continua alternanza tra serate discretamente underground e quindi interessanti, e serate overground, disgustose e di mera facciata. Tra le prime ci sono di sicuro le serate dello Staff L-Ektrica e del Warehouse che stanno mettendo su con sacrificio e coraggio belle situazioni. La sensazione generale però è che il passare del tempo da queste parti sia direttamente proporzionale alla retrocessione ed alla secondarietà della musica ed alla valorizzazione di concetti legati all’estetica e quindi all’effimero”.

Mr. 15mins: “Come vedi il panorama musicale italiano?” 

N.O.N. : “La situazione riflette lo stato di crisi e depressione attuale (salvo alcune eccezioni da Roma a salire, citerei il CirQ Club di Venezia, il Tunnel di Milano ed il sempre effervescente clima Emiliano). Due aggettivi darei al clima musicale made in italy: Piatto e Timoroso. Piatto in quanto vi è un andamento apparentemente calmo, e non va bene. Timoroso poiché vi è paura di rischiare, di osare, di esagerare (e quindi di crescere). Da un lato ci sono i gestori dei locali ed i direttori artistici che professano il mantra del minor budget possibile collegato al maggior utile prevedibile. Dall’altro ci sono le nuovissime generazioni di Dj e Producer (quelli della biografia alla “Nato nel lontano..” o quelli della foto profilo con le cuffie di ultima generazione) che pensano solo ad emulare stili e suoni di altri secondo la tendenza e la convenienza del momento (ieri il concetto valeva per la Fidget House dei Crookers e dei Bloody Beetroots, oggi vale per la Progressive alla Avicii).

N.O.N. rappresenta il disprezzo per queste categorie che stanno appiattendo la cultura e garantendo il degrado generalizzato”.

Mr. 15mins: “Quali sono gli artisti che influenzano maggiormente la tua musica?” 

N.O.N. : “Adoro l’eleganza di NU e Sascha Braemer, la decisione di Kant, la precisione millimetrica di Talul e Robin Schulz, la classe di Hannes Fischer ed il sound eclettico dei Mount Kimbie. Adoro tutto ciò che abbia a che fare con il concetto di Indie. Amo l’elasticità e la genialità di tutti quegli artisti italiani sparsi per il mondo, un nome su tutti: Tale Of Us.

Tracklist:
1) Mano le tough – Primative People (Tale Of Us Remix) 2) Tapesh&Kant–Eyyo
3) Talul – Swing my way
4) Niconè feat Sascha Braemer – Caje
5) NufeatJoKe–Fool