NIC2BIRILLI: dj-producer-reeditor-funky pearl searcher-crate digger-music maestro

Mr.15mins ha scoperto Nic2Birilli ancora un po’ di tempo addietro per i suoi fantastici edit. Questo ragazzo del mantovano anni fa era il resident dello storico Moxa e grazie alla residenza dietro quel mixer ha diviso la consolle con mostri sacri come Moodymann, Kenny Dope, Prins Thomas, Frankie Knuckles, Bijorn Torske e molti altri.

Se gli chiedete di definirsi dice di sè: “Nic2Birilli è prima di tutto un chitarrista, passato attraverso il mondo del rap (’95-’99) come MC, poi virato al funk, la radice e madre di tutti i ritmi. Eredita una grossa knowledge da suo fratello Alessandro, che gli lascia, oltre ad ore ed ore di black music, anche la consapevolezza che “la musica è una cosa seria”. Niente cazzate insomma”.

Andiamo a conoscere meglio e ascoltiamoci il suo mixtape con il sorriso .

Mr.15mins: “Da dove nasce questa tua passione per gli edit?” 

Nic2Birilli: “La passione per gli edits in realtà nasce da un’esigenza: i pezzi vecchi spesso hanno sviluppi che non soddisfano a pieno la mia voglia di groove e il dancefloor attuale; partono troppo presto, di solito entro i 45 secondi e, quasi in tutti i casi, hanno dei breaks fantastici verso la fine. Sono quei breaks fantastici che mi interessano, perché hanno giri di basso paurosi che non si ripetono nel pezzo: allora io li prendo e li ripeto allo sfinimento, come per dire “hey hai sentito che bomba sto giro? Bisogna assolutamente che duri di più!” . Ciò non toglie che dietro a ciascun edit ci sia il mio personale possesso del disco originale che amo e stimo sopra ogni cosa.

Mr.15mins: “Ho letto che in passato sei stato un chitarrista, un MC Rap e poi sei passato al funk… ora suoni ancora strumenti o fai solo il dj/producer?” 

Nic2Birilli: “Sì, hai letto bene. Ho cominciato a studiare chitarra da quando avevo 12 anni, poi, gli anni della mia adolescenza mi hanno portato verso il rap, quello vero e serio, un tantino impopolare e considerato da nerd a quel tempo. Per tanti anni ho rappato sulle basi dei produttori americani di ognuna delle due coasts, e poi alla fine, mi sono accorto che quei produttori usavano tutti samples presi dal funk e soul, e allora mi sono convinto ad andare fino in fondo e ritrovare tutti gli originali, e mi sono piaciuti, cazzo se mi sono piaciuti. Ora suono ancora la chitarra elettrica nei pezzi originali che compongo nel mio piccolo studio, ma suono anche le tastiere, il basso e ogni tipo di percussione, tutto da autodidatta però: appena mi piace quello che ho suonato, lo uso”.

Mr.15mins: “Quando e come è nata la collaborazione lavorativa con DJ Rocca? 

Nic2Birilli: “La collaborazione con Dj Rocca è nata un paio di anni fa, quando gli passai alcuni edits che gli sono piaciuti parecchio e per i quali ha voluto fare ritocchi che li hanno resi bombe a mano. Oltretutto Rocca è anche un mentore, un maestro e un amico, che vive nella mia città e per il quale ho provato sempre profondo rispetto come dj e produttore e raffinato musicista, nonché come fondatore del club più colto che si sia visto (Maffia Club)”.

Mr.15mins: “Tra i vari djs con cui hai condiviso la consolle chi ti ha colpito di più?” 

Nic2Birilli: “Beh diciamo che insieme a Moodymann mi sono divertito molto perché mi ha proprio portato a scuola, facendomi sentire piccolo piccolo e con una borsa di dischi da buttare nel cesso, però credo che in assoluto quello che mi ha colpito maggiormente sia stato Bjorn Torske, capace di ribaltare il club con una manciata di vinili (solo 30!), per cui capisci veramente la differenza tra chi ha capito come si lavora e i ciarlatani”.

Mr.15mins: “In un djset secondo te è più importante la selezione o la tecnica?” 

Nic2Birilli: “Ho visto Djs tecnicissimi con una selezione non incredibile, e Djs con una selezione paurosa e qualche piccolo difetto tecnico sul quale però non ha volato una mosca… Selezione tutta la vita, credo che sia la cosa in assoluto più complessa”.

Mr.15mins: “Negli anni scorsi anni nella tua zona c’era un famoso locale (MOXA) che in pochissimo tempo ha portato moltissimi interessanti dj, com’è stata l’esperienza di dj residente che ha vissuto in questo locale?” 

Nic2Birilli: “L’esperienza è stata molto bella e formativa, perché mi ha fatto condividere la consolle con mostri sacri e cambiare la mia idea di dj set. Mi sono reso conto che la qualità alla fine paga sempre. Oltretutto il pubblico veniva davvero per sentire cose diverse, e questo mi ha fatto guadagnare il rispetto di tanti clubbers che apprezzavano la mia ricerca e venivano per sentire le mie aperture. Grande soddisfazione!”