Per il primo appuntamento di My room abbiamo bussato alla porta di Sonambient, nell’intimità della sua stanza a Torino ha creato questo live video di 15minuti. Un assaggio di quello che potrete ascoltare il 30 Novembre all’evento “See_Through – Elisir Party” @ Parco Gambrinus ( San Polo di Piave – Treviso). Altre info sull’evento: http://on.fb.me/1ejPMAY

Andiamo a conoscere meglio Sonambient.

Mr.15mins: “Quando e come è nato Sonambient?”

Sonambient: “Suono da sempre, e faccio musica con il computer ormai da un bel pò di anni, ma per un po’ l’ho fatto in maniera abbastanza “casuale”, nel senso che non sapevo bene come e cosa stavo facendo… sonambient come progetto nasce 4/5 anni fa, quando ho iniziato a definire più chiaramente il tipo di suono e le atmosfere che volevo andare ad esplorare, e il modo per ottenerle”.

Mr.15mins: “Il tuo ultimo disco “Remnant” è ricco di synth, echi lontani, atmosfere ambient…Dove hai concepito questo album e da chi hai tratto ispirazione?”

Sonambient: “Il disco è stato concepito e creato quasi totalmente in qualche mese, nell’inverno e primavera di quest’anno, a casa mia a Torino, e in parte a Pordenone. Voleva essere una sorta di istantanea di un momento ben preciso della mia vita, con emozioni, persone e situazioni ben precise in mente.
Quando i ragazzi di Megaphone mi hanno proposto di pubblicare qualcosa con loro, ho iniziato a spulciare nell’hard disk cercando di assemblare le canzoni migliori, ma come metodo di lavoro non mi soddisfaceva; ho preferito quindi lavorare da zero a un album che, pur nelle diversità, risultasse coeso dall’inizio alla fine, che fosse una sorta di racconto e non una raccolta di pezzi diversi. Parlanto prettamente di musica, sicuramente l’influenza più grande è quel suono per la maggior parte UK post-tutto di questi anni, da Four Tet, ai Mount Kimbie, a Martyn… volendo dire la ricetta in due righe, direi un suono fatto di bassi ciccioni, beat ben lavorati e con un retrogusto umano, imperfetto e per nulla asettico”.

Mr.15mins: “Nel tuo sound percepisco l’influenza della tua città natale (Pordenone) e la città dove risiedi ora (Torino). E’ una mia impressione sbagliata o c’è qualcosa di vero nella mia affermazione? Quale influsso hanno avuto queste città sul tuo sound?”

Sonambient: “Mi fa molto piacere questa cosa che dici di Pordenone! Mi piacerebbe sapere esattamente in cosa lo percepisci, ma è sicuramente una realtà alla quale rimango molto legato.
A livello di suono, o forse dovrei dire di atmosfere, sicuramente gli altri gruppi del collettivo Megaphone mi hanno influenzato, pur facendo tutti generi abbastanza diversi. Torino invece ha aperto mondi a me sconosciuti prima, ampliando e definendo la mia gamma di suoni e ascolti, grazie a tutta una serie di concerti, serate e situazioni abbastanza rare nel Nord-Est. E più direttamente, vivere qui mi ha permesso di conoscere altri produttori e musicisti, con i quali ho scambi continui, e sicuramente hanno influenzato il mio modo di fare musica”.

Mr.15mins: “ClubToClub, Traffic, Movement…Questi festival e molti altri eventi attirano le luci su Torino, raccontaci un po’ che succede all’ombra della Mole Antonelliana”.

Sonambient: “Sono tutti eventi molto belli e importanti, ed è decisamente comodo averli a due passi da casa! Anche se poi quando leggi cose tipo “Torino come Berlino”, o “Torino capitale dell’elettronica italiana”, mi fa un po’ sorridere, perché nel quotidiano non c’è assolutamente la vivacità o la mentalità di altre città europee. E non dico che siamo indietro come scena musicale, anzi c’è tutta una scena di produttori e musicisti con i controcazzi, ma rimane sempre un discorso

molto molto molto di nicchia”.

Mr.15mins: “Ultimamente hai suonato in una stazione della metropolitana per il Club to Club Festival, quali sono le location da te preferite per esibirti?”

Sonambient: “E’ stata un’esperienza molto divertente, e decisamente diversa dal solito, visto che ho fatto un dj set per un pubblico per la maggior parte di passaggio, e che non era lì per la musica. Ma ho suonato senza problemi quello che volevo e la risposta è stata bella: in tanti si fermavano, c’erano bimbi che saltavano, mamme che ballavano con i figli in braccio… non sono cose che vedi suonando in un club di notte!

Un’altra situazione particolare mi è capitata poco tempo fa, a Vittorio Veneto, quando ho fatto un live per un pubblico che mi ascoltava seduto sorseggiando the. Invece normalmente quando faccio i miei live, spingo decisamente di più sul ritmo e accentuo la componente “ballabile” dei miei pezzi, per cui le situazioni in cui ci sono persone che recepiscono questo sono le più divertenti, anche perché hai un immediato riscontro rispetto a quello che stai facendo. Quando mi capita di suonare in mezzo a dei DJ set e riesco a mantenere la stessa atmosfera, è divertente”.

Mr.15mins: “Conosco fin dalle loro prime produzioni i ragazzi dietro Megaphone Records, come vedi un’etichetta come questa nel panorama della musica nazionale?”

Sonambient: “Megaphone è pura passione e amore per quello che facciamo. E’ una realtà molto piccola e artigianale, nel senso migliore del termine, e probabilmente in Italia adesso non si può aspirare a molto altro.
Però hanno pubblicato dischi davvero incredibili in questi anni, secondo me decisamente superiori a quelli di tante altre etichette più conosciute, sono un loro fan da molto prima di farne parte”.

Mr.15mins: “Quali progetti hai in cantiere per il nuovo anno?”

Sonambient: “Se tutto va come deve, spero di far uscire nuovi lavori in primavera, e cercherò di suonare il più possibile in giro”.