Robotalco calca le scene disco milanesi e non solo da un bel po’ di tempo, e pare che il suo unico obiettivo sia quello di produrre buona musica e suonare gemme musicali del passato e del presente. Ingredienti molto semplici che lo hanno portato a produrre per etichette molto interessanti e suonare perfino nello show Beats in Space di un certo Tim Sweeney. Da poco è uscito con un massiccio EP sulla sua etichetta Get Wet e pare che il 2016 possa riservare altre succose novità.

Mr.15mins: “Solitamente non lo chiedo mai, ma il tuo nome mi rende molto curioso, da dove nasce?”

Robotalco: “Ero alla ricerca di un moniker per iniziare un nuovo progetto musicale, accantonata temporaneamente l’esperienza Disco di Club Silencio che condividevo con il mio amico Paolo Belloni. Volevo un nome divertente e un pò stupido, facile da ricordare, che avesse un qualche richiamo (Robot) ad un certo tipo di musica elettronica che ascoltavo in quel periodo: l’idea (se così vogliamo chiamarla) come spesso mi accade è arrivata durante la visione di un film, in TV davano Borotalco di Verdone e dalla più ovvia storpiatura di questa parola è nato Robotalco”.

Mr.15mins: “Dietro questo nickname troviamo un interessante produttore e un ottimo selecter, qual è il tuo background musicale?”

Robotalco: “Ho sempre ascoltato tantissima musica senza badare troppo ai generi, nutro un amore viscerale per le sonorità più black ma la curiosità mi ha sempre portato agli ascolti più disparati. Nei miei dj set cerco sempre di mescolare tutte le mie diverse influenze musicali, i dj set monocolore e gli integralismi musicali o di qualsiasi altra natura mi annoiano da morire”.

Mr.15mins:”A quale delle tracce che hai prodotto nel corso di questi anni sei più affezionato?”

Robotalco: “Non saprei dirti, sinceramente non ho una traccia alla quale sia particolarmente legato, tutto ciò che ho prodotto mi ricorda un periodo della mia vita, una ragazza, un’amicizia o un luogo, quindi ti direi tutte. Se proprio devo farti un nome più che un singolo pezzo ti dico tutto il mio tape album, ULAWUN EP, uscito di recente su Getwet, lavoro completamente auto prodotto che raccoglie buona parte del materiale su cui ho lavorato negli ultimi 2/3 anni”.

Mr.15mins: “Quando hai deciso e quale motivo ti ha spinto ad aprire una tua etichetta?”

Robotalco: “L’idea dell’etichetta è nata assieme ad alcuni amici due o tre anni fa, oltre al sottoscritto Getwet è composta da Luca Fontaneto, Michele Tessadri e Andrea Del Monte, gli ultimi due residenti a Berlino. Siamo tutti e 4 djs e produttori con svariati dischi ed ep alle spalle, anche se poi per campare nella vita facciamo altri lavori lontano dalla musica. Ad un certo punto però ci è sembrato opportuno provare a fare il salto della barricata, iniziando a stampare le nostre produzioni e quelle di una ristretta cerchia di amici che ci piacciono, Getwet è nata più o meno così”.

Mr.15mins: “Quali saranno le prossime release di Get Wet?”

Robotalco: “In questo preciso momento stiamo lavorando al terzo V/A ep che concluderà la serie #FOREPLAY, dopodiché partiremo con un nuovo ciclo di uscite, sempre roba molto croccante”.

Mr.15mins: “La ricercatezza dei nomi che pubblichi sulla tua label dimostrano un’ottima ricerca tra la miriade di produttori odierni, quali sono secondo te i nomi da tenere d’occhio per il 2016?”

Robotalco: “Getwet nasce con l’intento di stampare in primis i nostri lavori personali, utilizzando nuovi moniker e pseudonimi vari, anche se fin dalla prima uscita abbiamo esteso, come ti dicevo prima, la possibilità ad alcuni amici di sottoporci del materiale, cosa che continueremo a fare anche in futuro. Attualmente ci son davvero tanti nomi interessanti, la scena cambia rapidamente ormai, risulta difficile fare delle previsioni da qui a sei mesi. Se rimaniamo in ambito Getwet i prossimi nomi su cui puntiamo sono Minimal Afrika (presto fuori anche su Lobster Distribution) Savage World, 2000, Joe Molese e GetWet Sound System, nome provvisorio del nostro progetto corale che dovrebbe vedere presto la luce.